Patologie degenerative e protesi di spallaPatologie degenerative e protesi di spalla


L’intervento protesico di spalla è rivolto al trattamento sia delle patologie degenerative che di quelle traumatiche. Nelle patologie degenerative con forte usura dei tessuti molli, spesso l’obiettivo principale è rappresentato dall’eliminazione del dolore (importanti deficit della cuffia, possono limitare l’elevazione sopra i 60°), mentre nelle patologie traumatiche, qualora non sia trascorso un lungo periodo tra l’esordio traumatico e l’intervento chirurgico, si può ottenere un buon recupero del movimento attivo, in associazione alla riduzione del dolore. In tutti i casi, la riabilitazione risulta lunga e complessa ed il dolore post-operatorio possibile. Il paziente deve essere informato preventivamente di questi aspetti e dell’ipotetico recupero della funzionalità (strettamente legato alla qualità dei tessuti), allo scopo di non creare false aspettative.

Trattamento

È ovvio pensare che, nonostante il programma riabilitativo preveda gli stessi tempi tra i vari pazienti che giungono all’indicazione protesica per cause diverse, differenti saranno gli accorgimenti da utilizzare e altrettanto diverso sarà il risultato finale. Ogni patologia necessita di una serie di accorgimenti ed esercizi specifici, direttamente collegati alle strutture anatomiche interessate, inserite nel contesto di una più ampia visione globale. Relativamente alle protesi, vi saranno differenze rieducative, legate al tipo di protesi (protesi anatomiche: artroprotesi, endoprotesi, protesi di rivestimento. Protesi non anatomiche: protesi inversa) e alle motivazioni che ne abbiano reso indispensabile l’indicazione (protesi su patologie degenerative: osteoartrosi primitiva, omoartrosi eccentrica, artrite reumatoide, necrosi, artrite da lussazione. Protesi su patologia traumatica).



Durante l’intervento protesico, se si esegue una riparazione della cuffia o una stabilizzazione delle tuberosità, la riabilitazione deve prevedere indicazioni ed accorgimenti diversi. È indispensabile applicare il giusto programma riabilitativo costituito dal recupero della mobilità (nei giusti tempi, con le prese adeguate, con gli esercizi e le direzioni consigliate), dal recupero della forza (del tendine suturato, o del muscolo vicariante il tendine assente) e dal recupero delle capacità coordinative.


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