I mezzi di unione tra sterno e clavicola, sono dati dalla capsula articolare e da un legamento a distanza, il legamento costo-clavicolare. La lussazione sterno claveare, può essere anteriore o posteriore a seconda della posizione della fuoriuscita della clavicola. Generalmente quella anteriore non è chirurgica poiché è asintomatica a livello di dolore. Nel tempo può portare ad artrosi ma spesso è asintomatica. Nel caso invece che sia posteriore, l’indicazione chirurgica è maggiore poiché posteriormente al capo mediale della clavicola, decorrono arterie, vene e il nervo vago e frenico. L’articolazione può essere interessata anche da sublussazioni o lussazioni spontanee associate a movimenti di anteposizione e retro posizione del cingolo o del braccio. la patologia è favorita da attività lavorative o sportive che prevedono intense e ripetute contrazioni del muscolo gran pettorale, per questo motivo è maggiormente interessato l’arto dominante. inoltre, possono presentarsi instabilità congenite o evolutive.
La patologia su base reumatologica (sindrome di Tietze) alterna periodo dolorosi, con presenza di gonfiore articolare, a periodi non dolorosi, con normale simmetria rispetto all’articolazione contro laterale.
Sia per la patologia traumatica che per la degenerativa, è possibile avvertire un crepitio localizzato durante i movimenti del cingolo(circonduzione e retro posizione delle spalle).
Le patologie neurologiche, che interessano il nervo accessorio (muscolo trapezio ritenuto sospensore della spalla ), producono un abbassamento ed una anteposizione del moncone conseguentemente a questa modificazione anatomica, l’estremo prossimale della clavicola viene spinto contro il manubrio sternale. Con il passare del tempo la spinta produrrà una visibile prominenza sternoclaveare .